Da qualche mese, l’Intelligenza Artificiale si sta affermando in maniera esplosiva generando molto interesse accompagnato da dubbi, polemiche e perplessità.

La grande diffusione di ChatGpt ha sollevato un’accesa discussione tra gli esperti che si sono concentrati a comprendere la reale portata innovativa di questo strumento intelligente. In alcuni paesi, come l’Italia, ne è stato bloccato l’uso per questioni legate al trattamento dei dati personali e in tutto il mondo stanno sorgendo varie proposte di legge per regolamentare l’uso dell’AI.

Noi del team di Drive2Data abbiamo deciso di rispondere ad alcune delle domande più ricorrenti sull’Intelligenza Artificiale e dare il nostro punto di vista da esperti di settore.

ChatGPT: cosa dicono le ultime ricerche?

ChatGPT (Generative Pre-Trained Trasformer) è un tipo di chatbox che utilizza la tecnologia di generazione del linguaggio naturale (NLP) per interagire con gli utenti in modo molto simile a una normale conversazione umana. Questo strumento è addestrato utilizzando una grande quantità di dati testuali e algoritmi avanzati per creare risposte coerenti e intelligenti alle domande degli utenti.

Due dottorandi del MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno effettuato una ricerca prendendo come campione i professionisti esperti in Relazioni Umane e Marketing che utilizzano Chat Gpt ed è emerso un risparmio di tempo pari a circa il 37% e un aumento della produttività del 20% rispetto a coloro che non usano questo strumenti di AI.

La tesi alla base dello studio citato è che risparmiando sui costi, creando nuovi posti di lavoro per l’introduzione di nuove competenze e aumentando la produttività dei lavoratori che sono più veloci nel portare a termine i loro compiti, viene incrementata la crescita economica.

Inoltre, Secondo il rapporto “The potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth”, pubblicato a fine Marzo 2023, l’AI generativa è destinata ad aumentare la produttività lavorativa di ben 1.5 punti percentuali annui.

Perché le tecniche NLP rappresentano una svolta così importante?

A differenza dei linguaggi di programmazione che hanno regole precise, la nostra lingua non è facilmente rappresentabile. Proprio da questo è nata la necessità di creare uno strumento in grado di comprendere e rispondere all’uomo. La linguistica computazionale, lo studio dei sistemi informatici per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale, si occupa di analizzare il funzionamento di quest’ultimo in modo da elaborare programmi eseguibili.

Il dialogo tra uomo e “macchina” coinvolge diversi aspetti, quali la fonetica, fonologia, morfologia, sintassi, semantica, pragmatica e il discorso nel suo complesso. Sono numerosi i task di NLP che automatizzano le funzioni delle discipline citate, ad esempio:

  • scomposizione della frase in unità elementari;
  • analisi semantica;
  • analisi del Sentiment;
  • riconoscimento della lingua.

Oggi l’NLP è capace di analizzare discorsi completi passando dalla dimensione di analisi della singola parola alla comprensione della frase nel suo complesso (Natural Language Understanding). Per effettuare questa operazione sono necessari alcuni procedimenti chiave:

  • Word Sensing Disambiguation: associare alle parole i giusti significati;
  • Semantic Role Labeling: portare l’attenzione su una parola e cercare di comprenderne il contesto e identificarne i ruoli all’interno della frase;
  • Semantic Parsing: trasformare il testo in una rappresentazione semantica strutturata.

Sicuramente ChatGPT risulta, ad oggi, la rete con più parametri mai addestrata e ha aperto la strada allo sviluppo di applicazioni sempre più sofisticate e intelligenti.

Si può davvero bloccare l’innovazione?  

Chat GPT è stato bloccato in Italia perché il Garante Della Privacy ha evidenziato come il software non rispetti il GDPR per la raccolta dei dati degli utilizzatori, esponendo i minori a contenuti a rischio. Finché l’azienda, OpenAi, non provvederà a trovare una soluzione in materia di protezione dei dati il servizio non sarà disponibile.

Negli ultimi mesi il ritmo dello sviluppo tecnologico ha fatto enormi progressi, tanto che si è arrivati addirittura a fare un appello, pubblicato dal Future of Life Institute firmato da Elon Musk e molte altre personalità importanti del settore, per chiedere di sospendere per almeno 6 mesi la creazione di strumenti di AI più potenti di ChatGPT-4.

Noi del Team di Drive2Data, lavorando da anni nel settore dell’Artificial Intelligence, siamo fermamente convinti che sia impossibile interrompere l’innovazione portata dalle tecnologie intelligenti. Se usate correttamente e consapevolmente possono migliorare molte delle attività umane in tutti i settori, dalla sicurezza all’accessibilità, dall’automazione di compiti semplici a sistemi di sostenibilità ecologica.

Come in tutte le società civili, è necessario un sistema di regole unito all’educazione per usare coscientemente strumenti con potenzialità altissime. “Disciplinare” è fondamentale per arrivare a ottenere risultati a beneficio dell’intera comunità.

Non crediamo che l’AI possa essere considerata pericolosa né uno “sconvolgimento epocale” come ripreso dalla lettera di Elon Musk, sono le persone che devono possedere un’etica e una cultura adeguata a un mondo sempre più digitalizzato.

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